Maccioni, pagine personali

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M1 Carabine (30M1)
Questa è la mia seconda carabina M1. La prima una National Postal Meter non era al meglio come condizioni
e quando mi è capitata questa l'ho sostituita.
E per questo devo ringraziare Gianluca Garolini grande consigliere su tecniche e dosi di ricarica per questo acquisto.
Questa M1 come molte che sono in Italia provengono 
dall'Austria. E questa importata dall'Euroarms non fa eccezione.

Ecco l'azione di questo fucile. Si vede la protezione in plastica dell'alzo e la protezione del caricatore in gomma.
E' ben visibile anche la spina che limita il caricatore, in questo caso hanno anche esagerato, non c'entrano più di 4 cartucce invece
delle 10 consentite. 
Però Euroarms me lo ha successivamente sostituito e ora è come deve essere.
Ecco indicato il modello ed il calibro.
Oltre alle ottime condizioni generali di quest'arma una cosa che mi è piaciuta molto è il basso numero di matricola : 61150.
Questa la identifica come di produzione Inland. 
E sopra la matricola dovrebbe esserci scritto proprio questo,
ma il tutto è nascosto 
dalla mira che non ho smontato perché bloccata tramite puntinature ed ho lasciato tutto così.
Non è facile fotografare tutto quello che c'è punzonato sulla canna. comunque c'é scritto :

INLAND MFG DIV.
GENERAL MOTORS
10 - 42

La canna è in ottime condizioni.

L'alzo visto dall'alto con le protezioni laterali in plastica.
Qui invece "nudo".
Una vista laterale dove si vede l'innesto a coda di rondine utilizzato per il montaggio della mira.
Dal numero di disegno questa parte non dovrebbe essere 
di produzione Inland.
Ecco il tutto visto da dietro. Questa parte del
fucile, come altre, non è quella nata in origine
col fucile, ma è frutto di riarsenalizzazioni varie.
Però come per il Garand per me sono
accettabili queste "incongruenze" in
quanto fanno parte della storia militare
di queste armi.
Il mirino visto da sopra
E visto di lato. Questo dovrebbe essere
compatibile con il periodo di
produzione dell'arma.
Una vista superiore dell'azione.
Il grilletto, la leva della sicura e il pulsante di sgancio del caricatore, anche questi ultimi due sono stati sostituiti.
Altri punzoni sotto il ponticello.
Sono quelli che identificano la provenienza 
dalla polizia doganale austriaca.
Un primo piano del pulsante di sgancio del caicatore
Sul calcio è ancora visibile la punzonatura
dei cannoni incrociati,
quindi dovrebbe essere un calcio originale
L'oliatore che fa da supporto posteriore
alla cinghia
con la vista dell'altra parte
L'attacco anteriore. Dopo le foto la cinghia l'ho sostituita e ne ho messa una più coerente.
L'attacco della baionetta, anche questo dovrebbe essere stato aggiunto in un secondo momento.
I punzoni di accettazione del banco di prova austriaco con l'indicazione del calibro
La solita vista dal lato della volata.
Arma acquistata a Euroarms tramite l'armeria G & A di Crevalcore (BO)
Insomma, quella del mitico Garolini 
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