Mosin Nagant 91/30 II° Tipo (7,62x54R)
Sono arrivati i russi !!!! :-)
La cosa temuta da molti italiani è avvenuta, c'è stata l'invasione dai paesi dell'est.
Pare che in più di 2000 abbiano varcato tutti insieme i confini nazionali, passando da Bolzano.
E pensare che nonostante si parli di fucili (ex) da guerra la cosa non potrebbe essere stata più pacifica di così :-))
Qualche mese fa avevo venduto il mio primo 91/30 per fare un piacere ad un amico che
aveva bisogno di un fucile in quelle condizioni e di quell'anno, per poter montarci un'ottica PE.
Io ne volevo cercare uno fabbricato a Tula col calcio lamellare e così mi sono messo in cerca.
E all'improvviso la novità : casse intere di mosin 91/30 nelle armerie.
Ogni cassa 20 mosin corredati di cinghia e kit di pulizia, purtroppo mancavano le
baionette, non si è capito bene per quale motivo :-(((
Apro la prima cassa e mi metto spulciare i 20 fucili, molti dragoni convertiti in 91/30, Tula, Izhevska culatta poligonale,
pochi del periodo bellico, poi trovo un Tula del 1943, mi piace, lo prendo peccato, non ha il calcio multistrato, pazienza.
pochi del periodo bellico, poi trovo un Tula del 1943, mi piace, lo prendo peccato, non ha il calcio multistrato, pazienza.
Poi vado in un'altra armeria, "solita" cassa, altri 20 mosin. Undici dei quali col calcio lamellare, molti di Tula.
Ho trovato quello che cercavo, un bel 91/30 di Tula, ben rifinito, canna splendida, calcio lamellare. Prendo anche questo. :-)
Ho trovato quello che cercavo, un bel 91/30 di Tula, ben rifinito, canna splendida, calcio lamellare. Prendo anche questo. :-)
Il primo scelto lo adopererò per montarci un'ottica PU che ho in casa.
Quanto mi piace questo fucile
A dire la verità ho cinque 91/30 in casa e mi piacciono tutti :-)
Certo non sono fucili rari, ne sono stati prodotti 27 milioni di esemplari :-)
E' ben visibile la stella di Tula
e l'anno di fabbricazione, il 1943.
Il fucile, come spesso succede,
è monomatricola.
Ecco quella sull'otturatore.
Ecco le matricola sul calciolo e sul serbatoio.
L'alzo non presenta nessuna particolarità.
Tanto per dare un'occhiata ai legni. Ecco che qui ben si evidenzia il legno lamellare.
La parte inferiore della pala del calcio, nel punto di giuntura dei due pezzi che compongono
la pala, come spesso succede in questi fucili.
La pala del calcio con il passante posteriore per la cinghia con passanti tipo "collar dog".
I fucili di questa cassa avevano tutti questo "2"
punzonato sopra al calcio vicino al calciolo.
Il passante anteriore per la cinghia e un foto dei marchi sulla cinghia stessa, di produzione russa, post bellica.
Un pò di punzoni sui ferri e il "poema" dei punzoni del banco di prova tedesco.
Le due fascette che bloccano il copri canna, entrambe prodotte a Tula.
L'azione è come nell'altro fucile acquistato un "round high wall", adatto quindi ad essere utilizzato
in abbinamento ad ottiche del tipo PU. Questo fucile però non sarà toccato, almeno da me.
Ecco il finale, :-)) : volata, mirino e bacchetta pulizia .
Arma acquistata presso l'armeria Palmetto di Lucca.